lunedì 2 giugno 2014

Le piscine riscaldate

Uno dei primi problemi che ci si pone di fronte alla decisione se impiantare o meno una piscina nel proprio giardino riguarda il periodo, brevissimo rispetto a tutto l'arco dell'anno, in cui la vasca potrà essere utilizzata.
È possibile ovviare a questo inconveniente predisponendo un impianto di riscaldamento dell'acqua. 
L'intervento costituisce certamente una voce di spesa in più ma garantisce un utilizzo maggiore della piscina e una certa indipendenza rispetto alle condizioni meteorologiche, oltre ad essere indispensabile nei casi di piscine poco esposte al sole un o situate in località caratterizzate da una notevole escursione termica tra il giorno e la notte.
Il tipo di impianto dovrà essere scelto tenendo presente innanzitutto le calorie necessarie per le due fasi di riscaldamento:
_ la messa a regime, cioè la fase in cui l'acqua raggiunge la temperatura ottimale desiderata;
_ il mantenimento a regime, la fase in cui la temperatura raggiunta deve essere conservata con gli interventi di compensazione.
Per ridurre al minimo le perdite di calore, sia nella fase di messa a regime sia in quella di mantenimento, può essere utile progettare la piscina con una copertura isotermica: la dispersione di calore nell'aria costituisce, infatti, l'80% delle dispersioni totali.

Nessun commento:

Posta un commento